Viaggiare (Hesse e l’India)

Questa poesia è tratta dal libro di Hermann Hesse “Dall’India” (“Aus Indien” nell’originale), il libro tradotto da Simona Vigezzi per Garzanti (Hesse in realtà non arrivò in India, sfiancato da malattie tropicali, però racconta comunque spunti interessanti del suo viaggio del 1911 e alcuni dettagli mi sembrano ancora validi, per alcuni panorami dell’Indonesia e dello Sri Lanka che io ho visitato più o meno un secolo dopo).

La dedico a tutti quelli, come me, malati di Fernweh.

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Tutte le foto di questo post sono state scattate qualche anno fa nello Sri Lanka, un paese straordinario che consiglio a tutti di visitare

Il titolo è “Di fronte all’Africa”:

Aver casa è bello,

dolce il sonno sotto il proprio tetto,

Figli, giardino e cane. Ma ahimé,

appena ti sei riposato dall’ultimo viaggio,

già con nuove lusinghe il mondo lontano t’ insegue.

Meglio è patire la nostalgia di casa

E sotto l’alto cielo esser

Col proprio struggimento, soli

Avere e riposare può soltanto

L’uomo dal cuore tranquillo,

mentre il viandante sopporta stenti e pene

con sempre delusa speranza.

Più facile invero è ogni tormento del viaggio,

più facile che trovar pace nella valle natia,

dove tra le gioie e le cure ben note

solo il saggio sa costruirsi la via.

Per me è meglio cercare e mai trovare,

che legarmi stretto a quanto mi è vicino,

perché su questa terra, anche nel bene,

sarò sempre un ospite e mai un cittadino.

Sri Lanka

“Gegenüber von Africa”

Heimat haben ist gut,
Süß der Schlummer unter eigenem Dach,
Kinder, Garten und Hund. Aber ach,
Kaum hast du vom letzten, Wandern geruht,
Geht dir die Ferne mit neuer Verlockung nach.
Besser ist Heimweh leiden
Und unter den hohen Sternen allein
Mit seiner Sehnsucht sein.
Haben und rasten kann nur der,
Dessen Herz gelassen schlägt,
Während der Wandrer Mühsal und Reisebeschwer
In immer getäuschter Hoffnung trägt.
Leichter wahrlich ist alle Wanderqual,
Leichter als Friedefinden im Heimattal,
Wo in heimischer Freuden und Sorgen Kreis
Nur der Weise sein Glück zu bauen weiß.
Mir ist besser, zu suchen und nie zu finden,
Statt mich eng und warm an das Nahe zu binden,
Denn auch im Glücke kann ich auf Erden
Doch nur ein Gast und niemals ein Bürger werden.

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9 pensieri su “Viaggiare (Hesse e l’India)

  1. vai in India?

    l’ultima foto lo suggerisce…

    o magari l’hai già scritto in qualche post precedente che potrebbe essermi sfuggito…

    e del libro di Gozzano sull’india, pure del 1911, che cosa dici?

    (non perdere tempo a rispondermi: buon viaggio!).

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