Ed ecco qua che il 24 settembre davanti alla Volksbühne è tornata la celebre ruota con i piedi. Costruita da dallo svizzero Rainer Haußmann su un progetto di Bert Neumann, la ruota è stata via per sei mesi. Ora, dopo un restauro alla statica e ai piedi, è di nuovo al suo posto.
Ad essere sincera temevo che non sarebbe mai tornata: la ruota era legata in origine a uno spettacolo di Frank Castorf, storico direttore del teatro, che alla fine del proprio mandato non voleva lasciarla al contestato successore (Chris Dercon, nel frattempo dimessossi). Nel dibattito(-lite) si inserì poi anche la vedova di Neumann. Con un primo accordo, la ruota ha accopagnato Castorf al festival di Avignone.
E ora è tornata.
In base al suo vero nome, Räuberrad, sarebbe più corretto chiamarla ruota dei furfanti, visto che simboleggia i messaggi in codice usati tra loro da ladri e compagni. E per anni è stato anche un simbolo delle provocatorie regie di Castorf e in genere dello spirito rivoluzionario del teatro (ricordate, ad esempio, le famose macerie davanti al teatro?).
Speriamo che continui a indicare al teatro la sua via in un futuro ancora incerto. Intanto a me piace pensare che sia tornata da sola.
A piedi, ovviamente.